Fra qualche tempo, il sole, la pioggia uniformeranno tutto, cancellando ogni segno.
Ieri Falcone, ora Borsellino, quest'uomo quasi rude, schietto.
E l'infinita schiera, prima di loro, di martiri della mafia.
Una strage dopo l'altra, un assassinio dopo l'altro.
Con una ripetitività senza fine, con una prevedibilità lampante, con condanne pubblicamente annunciate.
Da quale tribunale? questo vorremmo sapere.
E vedere le facce oscene dei giudici, il loro sguardo agghiacciante, il loro ghigno belluino.
Sapere chi sono questi che hanno decretato la fine, in Sicilia, in
questo nostro Paese, della democrazia, della civiltà, e per quali
tremendi fini.
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