Presentazione dell'opera
Qualcuno diceva che nulla è di più incerto, se non il diritto. Quasi a sconfessare quell'auspicio del Beccaria, che ancor oggi è reso vano.
Infatti, molte sono le incertezze che derivano dalla stesura, dalla lettura e, quindi, dalla interpretazione di una qualsiasi affermazione
linguistica; figuriamoci, se quella norma che se ne ricava è poi il risultato di un sistema di letture interpretative dell'ordinamento giuridico che, nel suo insieme, il giudice si sforza di rendere perfetto, con l'ultima
parola stigmatizzata nella sentenza.
Per certi versi, non pare quindi così lontano dalla realtà, pensare di accedere al diritto, così come ad un tavolo
da gioco e quindi, auspicare di poter giocare un tris d'assi che ci consenta di vincere la partita. Non tanto per descrivere una scala di valori, nelle diverse economie del gioco, quando enfatizzare il gioco stesso, sino a
dare un valore aggiunto a quelle tre carte che, nella pratica del diritto, possono facilitare il compito di chi è chiamato ad attuare quei modelli legislativi che spesso mutano, nell'atto stesso di mutare.
Così ci appare significativo segnalare il prontuario del Comandante Jascone che, giunto alla sua nona edizione nell'esperienza
de La Tribuna Editore, è giunto ad innumerabili edizioni nella tribuna della sua vita. Sicuramente, uno strumento essenzialmente operativo; privo di ogni orpello, povero di mere argomentazioni dottrinali che, per lo
scopo per cui è congeniato, evita, a chi lo utilizza, di aggiungere dubbi, ai molti dubbi che già la pratica del diritto offre. Interessante è la stessa organizzazione dell'indice di apertura, mediante
il quale è possibile ricercare, nell'immediatezza, la sintesi sinottica dell'articolato del nuovo codice della strada, come delle relative leggi complementari in tema di scheda di trasporto, assenze conducenti, gpl
e metano, blocco stradale, cronotachigrafo, rifiuti, tasse automobilistiche, trasporti speciali, veicoli fuori uso. A tale indice, fa da contraltare l'indice analitico-alfabetico di chiusura, per una facilitata ricerca del
caso in esame.
Se il nuovo codice della strada, appare ormai vecchio e logoro, giacché passato a "fil di spada" da una legislazione
"irrispettosa" e spesso giustificata, più dall'emozione di un dramma della strada, che da un vero e proprio obiettivo da raggiungere, la legge fondamentale sulla depenalizzazione, resta ancor oggi quel monolite
che, ad imitazione del codice penale di epoca fascista, ma facendo propri, nuovi principi ed esigenze dello Stato Costituzionale, si staglia sul panorama dell'illecito amministrativo. In tal senso, il Bartolini, offrendo questo
rinnovato codice illustrato, alla luce delle modificazioni di cui al d. Lgs. 150/2011 di riforma della semplificazione dei riti civili, stimola il lettore una critica ragionata della legge 30 novembre 1981, n. 689.
In tal senso, ogni singola disposizione o singole disposizioni a tema comune, sono chiuse da un autorevole commento dottrinale e dalla
relativa, puntuale giurisprudenza. Si tratta, quindi, di un testo "trasversale" che può trovare adeguato spazio sulla scrivania di molti degli uffici della pubblica amministrazione ma, non da meno, nella libreria
del "principe del foro", come depositato sullo scranno del Magistrato. Giacché alla fin fine, ciascuno per i propri ruoli e con giusta onestà intellettuale, chiamati ad applicare il diritto, a subirne
le minori conseguenze e a definirlo in maniera equitativa.
Infine, tra i codici commentati de La Tribuna e a distanza di pochi anni dall'entrata in vigore del c.d. Codice della Assicurazioni
Private, la dodicesima edizione del relativo commentario, curato ed aggiornato al recentissimo d. Lgs. 27/2012 (in materia di repressione delle frodi assicurative ed accertamenti sulle invalidità conseguenti a sinistri
stradali) dal Prof. Farenga, dimostra l'estrema delicatezza dell'argomento sotteso alla legge, nonché la sensibilità dell'Autore a rendere vivente, oltre che vigente, la legge stessa.
L'idea dell'assicurazione "mutualistica" è ormai venuta meno, in quanto superata dall'esigenza d'impresa e dalla constatazione
che i consociati - soprattutto nel campo degli infortuni e, in specie, quelli derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore - sono sempre più avvezzi a contrapporsi all'assicuratore, come colui che allunga, oltremodo,
le proprie mani nel portafoglio dell'assicurato, per far grande il proprio. Sicché si concretizzano azioni di bassa lega - un tempo, ad appannaggio di pochi - quale la falsificazione dei documenti assicurativi, nonché
l'aggravamento degli eventi infortunistici che abbiano arrecato danno a cose e/o persone.
Dunque, una lettura più attuale e scientifica del diritto dell'assicurazione privata, è quanto mai urgente, giacché
in svariati campi del vivere civile e in un contesto di gravi incertezze economiche, quello del risarcimento del danno è sicuramente un valore, che offre il riconoscimento della dignità a quella persona che abbia
subito un danno ingiusto ed il cui danno, la può aver privata di quel necessario che va al più presto restituito.