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domenica 29 maggio 2011

SICUREZZA: MARONI, "RIFORMA DELLA POLIZIA MUNICIPALE"


Ancora una volta ci prendono per...la giacca.
Non è la prima volta che i sindaci, i ministri ed i politici, in genere, prendono a pretesto il nuovo ruolo della polizia municipale per risolvere i problemi della sicurezza nelle città. Addirittura il candidato sindaco Lettieri ritiene di risolvere il problema criminalità che non ha risolto lo Stato, con l'intervento dei vigili partenopei (magari essendo locali, conoscono meglio la questione, chissà...); e la candidata sindaco Moratti vuol dare più potere alla polizia municipale per garantire sicurezza a Milano.
In questo clima c'è da chiedersi che cosa ci sta a fare la polizia dello Stato (carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, corpo forestale dello Stato, polizia penitenziaria) e come faranno i "sindaci braveheart" ha trovare nelle casse municipali prosciugate dalle scelte del Governo, quei fondi che lo Stato non trova per garantire alle forze di polizia su citate, di fare il proprio mestiere. C'è da domandarsi come può fare la polizia municipale - che non può accedere alle banche dati SDI, che non può fare fotosegnalamenti, che non ha la disponibilità dei camere di sicurezza ecc. - a risolvere certi problemi che lo Stato, per quanto si sia impegnato a farlo (almeno negli intenti) non ha risolto.
Dal comunicato AGI sembrerebbe che il Ministro Maroni abbia pensato di armare la polizia locale con le stesse armi che ha la polizia di Stato, quasi a pensare che l'accattonaggio e la prostituzione o altri reati afferenti la sicurezza urbana si possano contrastare a colpi di "tonfa" o con una raffica di M12, anziché con le buone leggi e con l'impiego di più personale e di personale maggiormente qualificato.
E se così fosse, c'è da domandarsi come mai per entrare in una delle cinque forze di polizia c'è da fare un percorso di formazione di diversi mesi (che comprende anche il maneggio delle armi, le tecniche di polizia, ecc.) e per entrare in polizia municipale è sufficiente un concorso pubblico e per avere in dotazione un'arma, una delibera del consiglio comunale ed un breve corso presso un poligono di tiro.
Ma se così fosse e dunque si diventasse - per magia e contro l'indirizzo costituzionale - la sesta forza di polizia (ad incrementare l'attuale concorrenza, in vista di un 2012 dove ogni diversità dovrebbe sparire), ci sarebbe da pensare perché la polizia municipale dovrebbe avere il riconoscimento economico percentualmente calibrato su quello riconosciuto alle forze di polizia.
E se tutto si volesse cambiato, affinché nulla cambi, secondo la logica del gattopardo? Beh, non sarebbe la prima volta, in fondo ed in questo non si potrebbe accusare un ministro leghista di fare ne più ne meno, quello che hanno fatto gli altri ministri che lo hanno preceduto.
Non ce la prendiamo troppo, colleghi delle municipali: una volta tanto dobbiamo essere orgogliosi di essere importanti, molto importanti... quando siamo in clima elettorale...poi si dimenticano subito delle promesse fatte? beh, eroei per un giorno è meglio che niente.

(AGI) - Parma, 24 mag. - Riforma della polizia municipale, accattonaggio e prostituzione. Sono questi i primi problemi che verranno affrontati e risolti secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni, intervenuto oggi a Parma al meeting con alcuni dei sindaci firmatari della Carta di Parma. Il ministro ha puntato l'attenzione all'impegno di ridare il potere ai primi cittadini, ma questo passa attraverso 3 temi specifici.
Riguardo la polizia municipale, Maroni ha affermato: "prendero' le proposte che ci sono in Parlamento e le mettero' nel provvedimento legislativo. Anche sulle armi della polizia municipali: che devono avere le stesse pecularieta' di quelle delle altre forze di polizia". Riguardo l'accattonaggio, il ministro ha spiegato che si tratta di "un tema molto delicato: le questioni di sicurezza, infatti interferiscono, infatti, con le politiche sociali. Cercheremo una soluzione che non scontenti nessuno"

domenica 22 maggio 2011

La "superPM", l'ultimo baluardo della sicurezza urbana...

...mentre la Consulta solleva significative perplessità su "pacchi" sicurezza, la campagna elettorale si accende di nuova luce per la polizia locale d'Italia.
In città importanti, come Milano e Napoli, i relativi candidati sindaci spendono molte parole sul futuro della loro polizia municipale...come del resto in molte altre campagne elettorali, sindaci di variopinti colori politici, giocano il loro ruolo di garanti della sicurezza urbana sui corpi e/o servizi di polizia municipale spesso, poi, disattendendo quei progetti o le aspettative delle donne e degli uomini della Polizia Municipale.
Insomma, ci si sta preparando per una sorta di corpo speciale dei vigili urbani - come sembra essere stato definito dal candidato sindaco di Napoli, Lettieri - un superPM a cui sarebbe assegnato il compito di riportare legalità nella bella città partenopea.
Beh, come dire, dove ha fallito lo Stato, vincerà il comune!
Come addetto ai lavori, queste "grida manzoniane" mi lasciano smarrito, a fronte di un contratto di lavoro che nulla dice e nulla prevede per una polizia locale che è e resta tutt'oggi e sostanzialmente, formata da (volenterosi, oltre ogni limite) "impiegati in divisa". Sì, perché quando poi il poliziotto locale chiede che gli sia riconosciuto economicamente ciò che questi è, quando chiede che sia parificato, nella sostanza, alle altre forze di polizia, manca certamente la volontà di corrispondere le indennità dovute o gli strumenti necessari per contrastare, non dico i criminali, ma i comuni teppistelli (da ultimo, una circolare del Ministero dell'Interno ci vieta l'uso dello sfollagente, l'uso degli spry ed in compenso ci riconosce l'uso delle armi da sparo per difesa personale, quando siamo in servizio e comunque, soltanto se questa è la volontà della civica amministrazione).
Ma come cittadino mi domando come può un comune pensare di risolvere un problema che lo Stato non è riuscito a risolvere: o davvero ci sono delle capacità degli amministratori locali che li vedono sprecati sul loro territorio o lo Stato a fallito. Ma come cittadino, mi domando a che serve creare, di fatto, una nuova forza di polizia, tra le molte, privando il contesto locale di un corpo che dovendo tutelare la sicurezza urbana e non la sicurezza pubblica, dovrebbe concentrarsi su quell'area grigia che sempre più è priva di controlli, giacché i "Sindaci Giuliani" sono impegnati a distogliere dai controlli di polizia stradale, ambientale, edilizia, urbana, rurale, annonaria i propri addetti ai corpi e/o servizi della polizia municipale.
Che dire?
Speriamo che io me la cavo, perché non mi pare che ci sia una vera volontà politica- nazionale, come locale - che pensa alla sicurezza dell'Urbis con la propria polizia destinata a tutelare l'Urbis e non a far concorrenza alla Polizia dello Stato.

mercoledì 11 maggio 2011

Quelli che si lavano troppo...

...ci sono persone che si lavano troppo. Che hanno proprio l'ossessione della pulizia.
Ovunque credono ci sia bisogno di pulizia, perché ovunque credono si insinui il male.
Secondo alcuni, la necessità di pulire tutto, è scatenata proprio dal bisogno interiore di sentirsi puliti: in quanto sporchi dentro.
Insomma, come in ogni psicosi, ogni eccesso è sinonimo di un disagio profondo interiore.
Chissà quante delle persone che si sentono pultite, forse, come direbbe Gesù di Nazreth, sono solanto "sepolcri imbincati".
Un saluto a tutti, in una brevissima occasione di poter accedere su FB... sono a farmi una bella sudata in montagna, qui non c'è ADSL, ma c'è la possibilità di farsi una bella doccia, come fanno le persone semplici, magari che votano a sinistra.
Lascio alle persone che credono di esser pulite, la possibilità di mantenersi tali, se ne sono capaci.

P.S.: il maiale, è risaputo, è l'animale che più di tutti ha biosgno di fare il bagno... la natura offre sempre dei buoni spunti di riflessione.