Cerca nel blog

domenica 22 maggio 2011

La "superPM", l'ultimo baluardo della sicurezza urbana...

...mentre la Consulta solleva significative perplessità su "pacchi" sicurezza, la campagna elettorale si accende di nuova luce per la polizia locale d'Italia.
In città importanti, come Milano e Napoli, i relativi candidati sindaci spendono molte parole sul futuro della loro polizia municipale...come del resto in molte altre campagne elettorali, sindaci di variopinti colori politici, giocano il loro ruolo di garanti della sicurezza urbana sui corpi e/o servizi di polizia municipale spesso, poi, disattendendo quei progetti o le aspettative delle donne e degli uomini della Polizia Municipale.
Insomma, ci si sta preparando per una sorta di corpo speciale dei vigili urbani - come sembra essere stato definito dal candidato sindaco di Napoli, Lettieri - un superPM a cui sarebbe assegnato il compito di riportare legalità nella bella città partenopea.
Beh, come dire, dove ha fallito lo Stato, vincerà il comune!
Come addetto ai lavori, queste "grida manzoniane" mi lasciano smarrito, a fronte di un contratto di lavoro che nulla dice e nulla prevede per una polizia locale che è e resta tutt'oggi e sostanzialmente, formata da (volenterosi, oltre ogni limite) "impiegati in divisa". Sì, perché quando poi il poliziotto locale chiede che gli sia riconosciuto economicamente ciò che questi è, quando chiede che sia parificato, nella sostanza, alle altre forze di polizia, manca certamente la volontà di corrispondere le indennità dovute o gli strumenti necessari per contrastare, non dico i criminali, ma i comuni teppistelli (da ultimo, una circolare del Ministero dell'Interno ci vieta l'uso dello sfollagente, l'uso degli spry ed in compenso ci riconosce l'uso delle armi da sparo per difesa personale, quando siamo in servizio e comunque, soltanto se questa è la volontà della civica amministrazione).
Ma come cittadino mi domando come può un comune pensare di risolvere un problema che lo Stato non è riuscito a risolvere: o davvero ci sono delle capacità degli amministratori locali che li vedono sprecati sul loro territorio o lo Stato a fallito. Ma come cittadino, mi domando a che serve creare, di fatto, una nuova forza di polizia, tra le molte, privando il contesto locale di un corpo che dovendo tutelare la sicurezza urbana e non la sicurezza pubblica, dovrebbe concentrarsi su quell'area grigia che sempre più è priva di controlli, giacché i "Sindaci Giuliani" sono impegnati a distogliere dai controlli di polizia stradale, ambientale, edilizia, urbana, rurale, annonaria i propri addetti ai corpi e/o servizi della polizia municipale.
Che dire?
Speriamo che io me la cavo, perché non mi pare che ci sia una vera volontà politica- nazionale, come locale - che pensa alla sicurezza dell'Urbis con la propria polizia destinata a tutelare l'Urbis e non a far concorrenza alla Polizia dello Stato.

Nessun commento:

Posta un commento