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sabato 25 settembre 2010

Ricomincio da qui...

...da dove ho sospeso questo percorso di memorie.
Torno adesso dal Convegno di Riccione della Polizia Locale.
Li, ho visto spendersi Colleghi, per lunghe ore e nel desiderio di trasmettere un sapere che non ritenevano proprio ed altri colleghi che hanno preferito spendere altri, mantenendo il loro status di irraggiungibili.
Lì ho di nuovo riflettuto alla grandezza dell'uomo umile e semplice, scevro da simboli, segni che solo hanno senso, se inseriti nel contesto di un'organizzazione che necessita di differenziare i ruoli delle persone, non già in ragione della loro bravura, ma della loro comune utilità: TUTTI utili, NESSUNO indispensabile.
Lì ho riflettuto sulla miseria dell'uomo che si crede grande, pronto a divenire, esso stesso, mausoleo della propria vanagloria, affiggendosi come un Cristo senza nobile anima, simboli e segni, a lui necessari per distinguersi e sentirsi diverso, come diverso è realmente ed in quanto tale, INUTILE.
Da lì sono ripartito, come ogni anno, con un nuovo entusiasmo per provarci ancora a fare il mio: il nostro difficile mestiere.
Difficile, non perché difficile, ma reso difficile dalla circostanze.
Difficile, è fare il cavatore; difficile, è fare il netturbino; difficile, è fare lo stradino; difficile, è stare in un gabbiotto al self service del supermercato.
Il nostro non è un mestiere difficile, ma è reso difficile.
Difficile perché in molti hanno perso il senso del ruolo, della pubblica funzione, del ci-sono-per-servire-il-Paese e non del Paese-al-mio-servizio.
Così, la pollitica, come una piccola macchia d'olio che può inquinare litri e litri d'acqua, si allarga sullo specchio d'acqua della pubblica amministrazione che, in quanto tale, dovrebbe essere così limpida e trasparente come la desidera la Costituzione e come impone la legge 241/1990.
Ma i polliticanti, spesso, pensano poco al futuro: perché il futuro non offre consensi, non elargisce sorrisi, non distribuisce denaro, non riconosce potere.
Il futuro, spesso, contrasta con il presente, giacché il futuro è, necessariamente, novità e ciò che distingue il pollitico dal politico, è avere la capaicità di immaginare il futuro; così come lo scienziato lo immagina e il ragioniere lo mette in atto... penso a Fleming, il padre della penicillina, salvatore di vite, morto uilmente e appena ricordato e penso a personaggi senza alcuno scrupolo che vivono in funzione di una morte fastosa e fastosa si dimostra. Com'è strana la vita...
Ebbene, il pollitico teme il futuro, perché per costruire il futuro c'è da sconvolgere il presente e quindi, perdere consensi o avere la capacità di dimostrare quanto si è bravi da saper prevedere il futuro.
E già, perché tutti si può fare il pollitico: basta un po' di faccia tosta e volersi tanto bene.
Non tutti si può fare il politico, perché bisogna averne i talenti ma, soprattutto, bisogna voler bene agli altri.
Così questa pollitica becera, ha reso la politica sporca e così chi in cuor suo ama la politica, ne resta fuori, perché la scambia per la pollitica, che i nostri attuali polliticanti riescono al meglio a rappresentare nel teatrino quotidiano a cui tutti, assistiamo giornalmente.
Per questo diventa difficile il nostro mestiere, anche se non è difficile.
Perché, spesso, non sappiamo per chi e per che cosa stiamo lavorando, giacché di obiettivi politici se ne parla fino al giorno delle elezioni eppoi... eppoi sarebbe il futuro del Paese ed allora mettiamo il programma in un casetto e nel nostro cassetto, mettiamo tutto il resto.
Per fortuna, però, c'è ancora chi crede che insieme si può fare di più, anche se la pollitica non ce lo consente, sebbene, paradossalmente, dà comunque gli strumenti per fare: questo è il paradosso ipocrita della pollitica. Offrire strumenti giusti, con il desiderio che non vengano utilizzati.
Dunque, persone come nn... non faccio nomi, perché non mi sembra giusto e loro lo sanno... sono persone che hanno una marcia in più.
"Insivisbili" a chi non li vuole vedere.
Ma sono soltanto dietro il dito di chi non li vede.
Basta spostare un poco poco la mano e gli invisibili, si vedono e danno tanto.
Grazie invisibili...

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martedì 21 settembre 2010

Codice Strada aggiornato

Su http://www.altalex.com/index.php?idnot=11631 è possibile scaricare un aggiornatissimo Codice della Strada aggiornato alla recente L. 120/2010.