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venerdì 1 giugno 2012

Il coraggio e l'esempio

I questi giorni è uscito il secondo volume, edito da Il Corriere della Sera, "IL CORAGGIO E L'ESEMPIO". Nel secondo ed ultimo volume sono riportate le immagini che ritraggono i Giudici Borsellino e Falcone. Di quest'ultimo, una frase significativa riportata sull'ultima pagina di copertina: "Si muore generalmente perché si è soli... perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere". Credo che dal 1992 le cose sono cambiate e, probabilmente, non solo in Sicilia, si resta soli. In generale, per non restare "soli", si debbono stringere alleanze; chiudere un occhio, se non due,... Ma, certamente, sono i giovani la speranza per il futuro: nel resto d'Italia, come in Sicilia. Mi piace soffermarmi sulla prima pagina di copertina ed ammirare tutti questi giovani che manifestavano: non trovo un vecchio tra tutte queste persone, se non due individui, uno a destra ed uno a sinistra, con le mani in tasca, che guardano sfilare il corteo: probabilmente, non vedendo niente... Peraltro, non si tratta di essere giovani, di età, ma di restare giovani, perché si può essere vecchi anche a vent'anni. E Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono, sicuramente, rimasti quei giovani uomini che erano quando sono stati fatti brillare in cielo, dove, adesso, splendono per sempre!

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