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Le bizzarrie dei sindaci e la polizia municipale
Non
voglio entrare nel merito della vicenda, se non altro, per il rapporto
che mi lega all'amico Vincenzo... esprimerei, probabilmente, un giudizio
di parte.
Peraltro, sento il bisogno di esprimere un certo disagio,
dinanzi alla fin troppo semplice possibilità, per la politica, di
trattare le persone, come pedine, privandole di quella dignità che la
Costituzione gli riconosce fin dai primi articoli.
Si dibatte su questa stessa pagina, su che cosa siamo o che cosa diventeremo "da grandi".
Questa vicenda ed altre simili a queste, dimostra non tanto quello che
siamo, quanto quello che possono fare di noi. Non c'è alcun
riconoscimento della professionalità acquisita sul campo, in una
attività, talmente particolare, che non può essere sicuramente
intercambiabile con altre del settore dirigenziale.
E non si tratta
soltanto delle particolarità della nostra professione, ma, soprattutto,
delle possibili pressioni che può subire l'agente, come il Comandante
della Polizia Municipale, dal potere politico.
Dinanzi alla minaccia
di un trasferimento od un cambio di incarico, c'è da domandarsi quanti
di noi avrebbero la capacità di restare irremovibili, se non attratti,
dalle lusinghe del potere... dunque, il mio disagio, prima ancora che
categoriale, scaturisce dal mio diritto di cittadino di essere trattato
secondo giustizia e non, secondo gli umori della politica o, ciò ch'è
più grave, in ragione del consenso elettorale.
Mi domando, a questo
punto, quale che sia la funzione vera dei sindacati e delle associazioni
- tuti i sindacati e tutte le associazioni, che sono davvero tante -
incapaci di mettere la parola fine a simili prese di posizione. Mi
domando come mai non si è in grado, quanto meno, di garantire
l'amovibilità a coloro i quali indossano un'uniforme, così come avviene
per le forze di polizia. Mi domando, quanto sia ammissibile privatizzare
il pubblico impiego, sino a blindare la discrezionalità e la libera
valutazione dei fatti che determinano risconoscimenti o compressioni di
diritti, da parte delle donne e degli uomini che indossano l'uniforme
della polizia municipale.
Cosa siamo e cosa diventeremo, passa anche
dalla credibilità che hanno i nostri capi, liberi di determinarsi, se
non dinanzi al solo limite imposto dalla legge, anziché alle "bizzarie"
di un sindaco.
http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2012/06/22/news/vigili-bertolucci-di-nuovo-al-comando-1.5301148
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