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venerdì 29 giugno 2012

IL CONTROLLO DEI DOCUMENTI D'IDENTITA' STRANIERI


di: Samuele Santi
casa editrice: Editore S.r.l.
anno / edizione: 2012 / I
parti principali: Nozioni storico-giuridiche di base / Misure di sicurezza / Elementi di geopolitica / Test linguistici / Glossario multilingue
pagine: 456
misure: cm. 16 x cm. 24 e taglio cm 2
codice: ISBN 9788863681956
prezzo di copertina: euro 50,00


Giustamente, l'Autore, cita come introduzione al testo, l'episodio tratto dal quotidiano "La Repubblica" del 9 agosto 1987, all'interno del quale si racconta di come Renato Vallanzasca sfugge alla cattura, avvalendosi di una patente falsa, presentata con tale disinvoltura, da apparire vera!
Purtroppo, questa, è spesso la triste realtà che continua a caratterizzare l'approccio al controllo documentale: non è vero ciò che è vero, ma ciò che più del vero, appare verosimile. Non dobbiamo negare e neppure negarci, ch'è proprio il criterio di verosimiglianza a condizionare i nostri controlli sulle persone. Cos'è che ci dà più sicurezza, se non la determinazione con la quale chi è sottoposto a controllo dice di essere quello che mostra di essere? Quanto impegno mettiamo, nel cercare di capire se quello che ci viene mostrato, dimostra, in concreto, chi è il personaggio effigiato sul documento stesso? e almeno quella foto e quel "personaggio in cerca d'autore", verifichiamo che abbiano le stesse sembianze? Infine, quanto siamo certi dell'originalità dei dati personali riportati in bella mostra (anche fin troppo!) sul documento che abbiamo tra le mani?
Purtroppo, il c.d. "controllo di primo livello" tende ad esaurirsi e a conformarsi all'erroneo e primigenio "criterio di verosimiglianza" che ci consente di credere di vedere ciò che in realtà, non vediamo. E se questo accade, accade giacché non si conoscono le origini dei documenti, le motivazioni della loro esistenza, la funzione, l'utilità e la sostanza degli stessi, ovvero le c.d. "misure di sicurezza", la cui presenza ha un costo che non conviene "sostenere" alla fiorente "azienda del falso".
Eh sì, perché questa "azienda", a fronte di una crisi economica galoppante (anzi ed a maggior ragione, sempre più importante!) - non è affatto in crisi, ma approfittando di tutta una serie di condizioni di illegalità, prima, fra tutte, la condizione di clandestinità, esiste, in quanto esiste l'interesse di molti (si pensi al falso assicurativo del c.d. "ceto medio", per fare un esempio) ad ottenere documenti falsi. E questo interesse, è sicuramente fortificato dalla constatazione che la verosimiglianza di un documento è efficace e supera qualsiasi controllo documentale.
Insomma, il falsificatore e chi di lui si serve, ha un concetto del controllore (tutti noi, nessuna giubba esclusa) abbastanza basso; come, del resto, è ben consapevole che il rischio vale la candela... già è difficile che mi beccano e se poi mi beccano, che mi succede?
Dunque, un sano orgoglio professionale e l'esigenza che i "figli" di Vallanzasca non progrediscano nelle imprese del padre, ci dovrebbe portare a provare ad evitare che chi ha l'arroganza di sfidarci sul piano del controllo documentale, non la faccia franca! Per far questo, naturalmente, bisogna controllare i documenti e conoscerli.
Sicuramente, grazie all'esperienza dell'Autore (già addetto alla Polizia di Frontiera di Trieste ed oggi presso l'Ufficio Immigrazione della Questura di Pesaro ed Urbino) con questo manuale del controllo dello straniero e del falso documentale, è possibile non sono apprendere tutte le notizie utili per controllare un cittadino comunitario (giacché, che se ne dica, noi non siamo figli degli angeli) ed extracomunitario, ma, così facendo, prendere visione delle varie fattezze dei documenti di identità, stabilendo quali di questi sono validi in Italia e, quali altri, invece, hanno soltanto un solo valore indiziario; magari utile per verificare la veridicità (o la coerenza dei dati) di altri documenti, ma non sufficiente a dimostrare l'identità del suo titolare che, come tale, va quindi fotosegnalato.
Il mondo è grande, si sa, ma alla fin fine, il mondo diventa piccolo, allorquando gli Stati che intendono condividere l'esperienza delle regole giuridiche si accordano, al fine di garantire che cittadini non italiani, siano comunque identificabili e, come tali, provvisti di documenti genuini. Dunque, anche la conoscenza dei singoli Stati, delle loro etnie, usanze, ecc., sebbene per sommi capi, ci possono aiutare a meglio capire chi abbiamo dinanzi; non da meno, la conoscenza di certe parole, piuttosto che altre, può aiutarci a comunicare, sebbene in modo assai semplice Anche questo aspetto, sebbene appena toccato, ci può consentire di meglio comprendere la problematica delle etnie sul nostro territorio nazionale e di conoscerle più a fondo, perché solo la conoscenza di un problema ci può consentire, se non di evitarlo, di non farsi troppo male.

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