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venerdì 9 aprile 2010

La sicurezza stradale vista da Zaia... fonte ASAPS

Dove si vuole andare con certe idee sulla sicurezza stradale?
La "produzione" sempre al primo posto: magari così si producono più morti ed anche le imprese funebri lavorano di più!

Zaia: «Tasso alcolico a zero?
Autentica cazzata, non evita gli incidenti stradali»
Il presidente del Veneto al Vinitaly: «Siamo stanchi di sentirci chiamare ubriaconi perché beviamo due bicchieri a pasto»


Il ministro Luca Zaia
VERONA (8 aprile) - Tasso alcolico pari a zero? Per il neoeletto presidente del Veneto Luca Zaia è «una cretinata, un'autentica cazzata». Zaia lo ha affermato di fronte allo stand del Friuli Venezia Giulia al Vinitaly. Zaia ha proseguito sostenendo: «Lo diciamo perché siamo stanchi di sentirci dire che bere due bicchieri a pasto e andare a guidare significa essere degli ubriaconi. Evidentemente - ha sottolineato - qualcuno non conosce la legge nazionale, che prevede come limite 0,5 milligrammi di alcool in un litro di sangue, il che - ha spiegato - significa due bei bicchieroni di vino». «Gli incidenti non sono causati dall'alcol». L'invito di Zaia è chiaro: «Bevete due bicchieri di vino e state tranquilli. Mettetevi l'anima in pace perché - ha spiegato - il 98 per cento degli incidenti stradali non sono causati dallo stato di ebbrezza ma da tutte le altre cose che nessuno ha il coraggio di affrontare. E poi visto che ci siamo, bevetevi anche una buona grappa, perché comunque rappresenta per noi un grande ambasciatore, un grande biglietto da visita internazionale. Noi in Italia - ha concluso- consumiamo sempre meno grappa; in giro per il mondo ce la chiedono sempre di più».

da Il Gazzettino



Risponde ASAPS

No signor Ministro nessuna autentica cazzata
Il tasso alcolemico sotto controllo risparmia vite
Venga con gli agenti a suonare un campanello alle 5 di mattina per dire a un papà e a una mamma che il loro figlio è sotto un lenzuolo bianco, ma che il tasso alcolico zero è una cazzata

(Asaps) Non crediamo sia il caso di rispondere argomentando al ministro Zaia. Lo abbiamo fatto anche il giorno dell'inaugurazione di Vinitaly nella trasmissione Radioanch'io su Radio 1 Rai, spiegando come l'incidenza dell'alcol sia ben più elevata, sulla soglia del 30% delle mortalità e della sinistrosità grave. Lo dicono puntualmente l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l'ISS (Istituto Superiore di Sanità) e nel nostro piccolo anche gli osservatori sugli incidenti stradali curati dall'Asaps (pirateria, contromano, incidenti fine settimana). Inutile, tutto inutile.

Abbiamo spiegato che il 2% dei sinistri alcolcorrelati deriva solo dalla miscelazione, tutta italiana, di incidenti nei quali sono compresi i feriti che hanno un unghia ammaccata, o un presunto colpo di frusta per lucrare sull'assicurazione, con i ragazzi tetraplegici o paraplegici di Montecatone o della clinica S.Lucia o ancora le persone in coma irreversibile per anni.

Abbiamo tentato di spiegare nella trasmissione che altri paesi di grande tradizione vinicola come la Francia, non si fanno scrupolo nell'attivare severe campagne di contrasto all'alcol, corredate con controlli a raffica, nell'ordine di 5 e 6 milioni di soffi nell'etilomtro l'anno (attivati anche nei pressi dei locali) contro 1,8 milioni dell'Italia. Inutilie, tutto inutile.

Abbiamo tentato di spiegare che criminalizzare le campagne antialcol alla guida per la sicurezza stradale, sarebbe come criminalizzare le campagne contro il fumo nella lotta al cancro ai polmoni. Per altro le campagne per la sicurezza stradale nel nostro paese costano un milione di euro l'anno. Le pubblicità degli alcolici in genere sono quantificate in costi pari a 169 milioni di euro. Inutile, tutto inutile.

Come è possibile criminalizzare chi difende la vita, solo perché nei bar e ristoranti si vende meno vino, quando in soli due anni (2007/2008) si sono risparmiate 938 vite (538 nel 2007 e 400 nel 2008) grazie anche al contrasto all'alcol e al moltiplicarsi dell'utilizzo degli etilometri da parte delle forze di polizia?

Per altro, è noto, la crisi della vendita del vino è nettamente inferiore alla crisi nella vendita di altri prodotti agricoli. Quindi il discorso è più generale.

Se si applica la sola logica dell'economia presto potremmo vedere anche il ministro dell'industria che interviene perché con l'uso degli etilometri e la diminuzione degli incidenti cala il lavoro dei carrozzieri (e anche delle imprese di pompe funebri). Per cortesia!

Certo chi beve 2 bicchieri di vino non può considerarsi un ubriacone, ma i fattori di rischio rimangono.

Venga il ministro con gli agenti a suonare un campanello alle 5 del mattino per dire a un papà e a una mamma che il loro figlio è sotto un lenzuolo bianco, ma che il tasso alcolico zero è un'autentica cazzata. Venga a parlare alle famiglie delle vittime, non solo a Vinitaly. Venga di notte a vedere come lavorano le forze dell'ordine e cosa si incontra sulle strade Poi vediamo se il tasso alcolemico zero (alla guida) è veramente un'autentica cazzata.

Giordano Biserni

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