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sabato 28 novembre 2009

L'era dei "vigili stagionati" ovvero i precari della P.M.

Quando sono entrato in P.M. anzi, nella Polizia Urbana, perché allora di quello si trattava, condivisi l'esperienza estiva di fare il "vigile stagionale", armato di tacquino per i divieti di sosta, a controllare i viali a mare: per lunghi tre mesi, avanti ed indietro, per tutto il turno di servizio; molto più interessante era l'attività di vaibilista, ma per far quello ci voleva un po' di "coraggio" ed un po' di iniziativa; poi c'era l'ebbrezza di affiancare un collega di lunga esperienza e portato ad acciuffare qualche piccolo delinquente o magari, verificare un ciclomotore maggiorato... A fine stagione c'era l'idea che quello poteva essere il mestiere giusto ed allora a prepararsi per questa nuova avventura.
In Polizia di Stato, peraltro, imparai che per fare il poliziotto, non poteva bastare la passione, la voglia, l'iniziativa,... ma c'era anche la necessità di frequentare una vera e propria scuola, dove capivi che cosa voleva dire fare il poliziotto e non, idealizzarne il mestiere. E lì capivi che non pochi erano coloro che ci provavano, tanto per lavorare, non tanto per passione anche se, quella, poi, volendo, poteva arrivare.
Di acqua ne è passata sotto i ponti ed ora che sono diventato un Ufficiale ed ho avuto l'onere, ma anche l'onore di partecipare come commissario ad una prova selettiva per la P.M., beh, ho notato quante cose sono cambiate e come sono cambiate.
Ho visto persone, non più giovani, che ci hanno provato, perché hanno perso un lavoro: persino importante. Ho visto molti laureati, anche con esperienza, che non hanno fatto troppo onore agli anni di studi e di professione pregressa. Ho visto giovani che si sono messi in gioco ed hanno dato il meglio di sé. Insomma, tante persone che hanno dimostrato di avere un'idea tutta personale dei vigili urbani, anzi, della Polizia Municipale, perché quella, oggi siamo!
Persone che hanno concorso per un posto part-time. Sì, part-time. A me viene da sorridere - per non piangere - pensare che si possa immaginare un corpo di polizia a "mezzo tempo": è meno inglese, ma più calzante.
Sì che l'altro mezzo tempo potrebbe essere impegnato per altro, magari per fare l'opposto di quello che si fa nel part-time: perché no, mezzo tempo a fare il controllore del camionista e mezzo tempo a fare il camionista. Sarebbe perfetto, può essere perfetto, è perfetto: facendo il controllore, capisci il livello di preparazione di chi fa il controllore e così migliori la tua professionalità di mezzo camionista, per eludere i controlli; mentre fai il mezzo camionista, impari a capire come fanno i camionisti a fregare la polizia stradale e così, quando fai il mezzo sbirro, sai bene dove mettere le mani... E' geniale!
Ebbene sì. Questo è il livello della P.M., dove è possibile fare anche il poliziotto part-time. Ma dove è possibile fare il poliziotto locale, anziché stagionale, stagionato: lo fai tre mesi in quel comune eppoi, quando hai imparato il tuo mestiere locale, inizi di nuovo in un altro comune e via dicendo... fino a quando, forse, vincerai un concorso ed avrai sulle tue spalle mille diversi modi di fare il tuo mestiere, senza aver bene capito come doverlo fare questo mestiere.
Credo che in un Paese normale un corpo di polizia non funzionerebbe mai: ma in Italia siamo geniali e così abbiamo chi inventa questi contratti flessibili di lavoro (che bello, il lavoro flessibile) e chi se li sa vestire addosso. E i sindacati, le associazioni? Ma, forse condividono questa scelta, giacché non mi pare che nessuno, alla fin fine gridi con forza allo scandalo.
E' uno scandalo? beh, per me sì.
E' uno scandalo, intanto, per la dignità della persona che in qualità di persona dovrebbe avere una garanzia per il suo futuro: a maggior ragione, quando investita del ruolo di pubblico ufficiale e quindi di soggetto preposto a garantire il futuro, non solo personale, ma sociale, del proprio Paese, non dovrebbe contemplare potenziali occasioni di ricatto: e chi c'è di più ricattabile di chi non ha una sicurezza del suo futuro?
E' uno scandalo, perché ai cittadini si riempe la testa di belle parole, di concetto di sicurezza urbana, quale l'ultima novità dell'ideazione politica e, guarda caso, proprio coloro i quali sono preposti a questo ruolo di prima linea, sono solo dei precari: insomma, è un po' come andare a combattere una guerra di campo, avendo un esercito di cavalli, senza cavalieri.
E' uno scandalo, perché può ben capitare che anche chi non è poi così convinto di fare questo mestiere, ci prova e così, ti ritrovi anche chi è demotivato o proprio non se la sente di fare il poliziotto locale, ma lo deve fare.
Forse il mio è solo pessimismo, a pensarci bene.
Ma quanto meno è un pessimismo, beh, direi, almeno... razionale.

1 commento:

  1. Come al solito, sono pienamente d'accordo con i suoi pensieri, ma, ricordiamoci che la dignità e l'onestà della persona derivano dal semplice fatto di essere onesti e dignitosi a prescindere da quanto alto sia lo stipendio e da quanto sia continuativo nel tempo. Ricordiamoci che gli stipendi dei nostri Politici, bhe... non bassi, sono tali, perchè sembra che quelcuno aveva deciso che ben remunerare un politico, uomo che ha potere decisionale e dirigenziale, non lo avrebbe reso corruttibile, perchè già ben pagato...
    ciò è servito?
    Quindi onesti si nasce non si diventa!

    Carmine De Prisco

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