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venerdì 27 novembre 2009

Dove stiamo andando?...

...non lo so proprio.
Probabilmente, non sono in linea coi tempi, ho un'idea anacronistica di Stato, di Istituzioni, di senso civico, di senso del dovere, di legalità...
Ho come l'impressione che tutti questi termini perdono di significato e di essenza, dinanzi ad un modo di concepire l'informazione, quale mera speculazione della notizia; di concepire la politica, quale mera azione affaristica...
E' ancora vivo in me il ricordo dell'intervista di Bruno Vespa al viados che dichiara tranquillamente di che vive e come vive, quasi ad affermare che non solo la prostituzione, ma un certo modo aberrante e contro natura (almeno secondo il mio punto di vista) può essere da considerare uno dei tanti modelli socio-economici della nostra epoca; quasi che lo spaccio degli stupefacenti, ma il suo consumo, il suo uso, è un modo consueto di superare taluni problemi del vivere.
Non so come si possono essere sentiti i disoccupati od anche gli occupati che si danno un gran da fare per arrivare a fine mese; che, probabilmente, professano un certo modello socio-economico, che si fonda anche sul pagamento delle tasse, per i bisogni collettivi...
So come mi sono sentito io: essendo sul mio blog, lo posso dire con tutta l'onesta intellettuale del caso: mi sono sentito e mi sento preso per il culo!
Mi domando se in un paese normale, in conseguenza di certe affermazioni, la polizia non avrebbe notiziato il Magistrato in esito alle affermazioni del viados. Non dico che un'affermazione è sufficiente a fare incriminare un determinato soggetto, ma, quanto meno, ad aprire un'indagine.
Certo servirebbe a ben poco, giacché è ormai sotto gli occhi di tutti lo schifo presente nelle nostre strade, la spudoratezza con cui si violentano gli spazi pubblici, quali le strade, le piazze, ecc.
Certo, dinanzi a certi fenomeni sento violata la mia libertà di cittadino, perché in casa propria si può prendere o metterla nel culo a chi si vuole, ma quando tutto questo avviene per strada o si divulga via etere, quasi a dimostrare un possibile modello sociale, una prospettiva di lavoro per chi il lavoro non ha, beh, mi domando dove stiamo andando.
Io ho la mia risposta ed è triste.
E speriamo che io me la cavo.

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