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venerdì 4 maggio 2012

L'Agenda rossa di Paolo Borsellino

Devo fare in fretta perché adesso tocca a me. Paolo Borsellino Lapidaria e coraggiosa conclusione: per taluno, folle. Secondo me, dettata dal coraggio della ragione. Il Magistrato Paolo Borsellino era consapevole del fatto che scoperchiando il vaso di Pandora, uno scorpione avvelenato l'avrebbe attinto; scoperchiato il vaso, era consapevole del fatto che restando nella sua prossimità, sicuramente quello scorpione l'avrebbe ucciso. Ma con quella consapevolezza, l'uomo Paolo Borsellino sapeva che la sua via di fuga dalla morte, avrebbe determinato la morte della sua nobile anima e quel movimento di pensiero che ne è scaturito, si sarebbe annichilito e la paura avrebbe aggredito le civiche coscienze. Tutto questo non è accaduto, perché ha trionfato il coraggio della ragione e la follia della logica terroristica ha fallito, come deve fallire: sempre. Dobbiamo fare sempre in fretta, perché può toccare anche a noi.

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