Cerca nel blog

lunedì 20 giugno 2011

La storia si canta...

...ascoltare, osservare, riflettere, piangere: se l'idea di essere invincibili e figli di una terra inaccessibile ad ogni altro uomo, che non sia "figlio" di quella terra, non ha prosciugato ogni nostro sentimento.



http://www.youtube.com/v/tT7frz7KFgo&fs=1&source=uds&autoplay=1




Noi, figli di una guerra che non abbiamo combattuto, non perdiamo di vista, che in ragione dell'odio verso gli ebrei, verso un "nemico necessario", è stato unito un "popolo di eletti" per combattere la più grave guerra mondiale che non ha devastato soltanto i territori nazionali, ma i territori della persona umana.

Dopo quella guerra, i nostri Padri Costituenti, hanno scritto nella storia del futuro di questo Paese:



Tutti i cittadini hanno PARI DIGNITA' SOCIALE e SONO EGUALI davanti alla legge, SENZA DISTINZIONE di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali, di condizioni personali e sociali.



I nostri Padri Costituenti sapevano, ricordandocelo nel loro testamento politico, la NOSTRA COSTITUZIONE, che...



...limitando DI FATTO la libertà e la uguaglianza dei cittadini è impedito il pieno sviluppo della PERSONA UMANA e l'effettiva partecipazione di tutti i LAVORATORI all'organizzazione politica, economica e sociale del PAESE.



Chi attenta a questi diritti fondamentali, chi immagina diverse dignità socio-economiche, in ragione della diversa appartenenza ad un territorio nazionale; chi sostiene la diseguaglianza dei cittadini, in ragione della diversa condizione del soggiorno, della razza, della lingua, della religione, della opinione politica, della condizione sociale, personale e sociale: questi, attenta alla nostra Costituzione.

Chi si organizza per limitare, di fatto - ancorché formalmente aderente alla nostra Costituzione - la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impedisce il pieno sviluppo della persona umana (non della persona giuridica o dell'azienda, che ne sono soltanto il prodotto e quindi, solo una delle diverse forme di sostentamento della persona) e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori (da non intendere soltanto gli operai - come qualcuno, artifiziosamente, vorrebbe far intendere, denigrando con ciò, il valore storico-socio-culturale di quelli che ieri veniva definito il comunismo italiano (che oggi non fa più leva-fobica) ed oggi sinistra italiana (che in realtà si compone di variegate anime della storia d'Italia) - ma chiunque offre la propria forza-lavoro, la propria mente-lavoro, la propria economia-lavoro, la propria politica-lavoro...) all'organizzazione politica, economica e sociale dell'Italia.

Questi viola gravemente la memoria storico-culturale e politica italiana e attenta gravemente al valore costituzionale della Nazione.

Mai dimentichiamo che la Costituzione è stata scritta col sangue dei vincitori, ma anche con quello dei vinti e chi ha scritto la Costituzione l'ha fatto, sulla propria esperienza e la propria sofferenza, per evitare che simili blasfemie storiche non si ripetessero più in quell'Italia risorgimentale, che passando per la meteora devastante nazi-fascista, ha confermato, nei propri intenti, di aderire - nella forma e nella sostanza - alla carta fondamentale dei diritti dell'UOMO, giacché per la nostra Costituzione, ciò che conta non sono gli Stati federali (che, semmai, sono solo un mezzo), ma la PERSONA UMANA. E quando gli Stati federali dovessero diventare un mezzo per dividere il POPOLO ITALIANO e quindi la PERSONA UMANA, questo significherebbe, nei fatti, che c'è un'idea federale sbagliata, sol perché divide.

Nessun commento:

Posta un commento