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venerdì 20 gennaio 2012

CODICE DEGLI STRANIERI COMMENTATO

di: U. TERRACCIANO - O. LUPO
casa editrice: MAGGIOLI EDITORE RIMINI
anno / edizione: 2011 / I
parti principali: D. LGS. 25.07.1998, N. 286
pagine: 903
misure: cm. 15 x cm. 21 e taglio cm 4,5
codice: ISBN 978-88-387-6874-9

Non so se sono gli stranieri, un problema per l'Italia, o l'Italia, un problema per gli stranieri.
Certamente, la Comunità Europea ha già "bacchettato" il nostro Paese, per un'applicazione disinvolta delle disposizioni di legge che regolano il soggiorno dello straniero sul territorio dello Stato, con particolare riferimento alle modalità di allontanamento dell'extracomunitario clandestino.
Insomma, per l'Unione Europea, l'identità "clandestino = criminale" non regge ma, piuttosto, è opportuno sostituire questa identità con un'equazione dalle più svariate incognite.
Intanto, mentre chi sta ai piani alti della politica e chi è preposto a governare l'Europa e l'Italia, si predispone a "scambi di vedute", talvolta, poco edificanti, chi opera sulle strade e percepisce molto da vicino l'odore del "diverso", si lambicca il cervello per recuperare una norma, credibile e condivisibile, dal testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Non c'inganni l'anno di promulgazione della legge delegata anzidetta, giacché, dal 1998, altre leggi si sono avvicendate; così come diversi Governi hanno inteso accettare (nel senso di agir d'accetta!) quel testo, con filosofiche o criminogene impostazioni degli obiettivi mutevoli della stessa disposizione di legge.
Non dimentichiamo, che fino al 1989 il problema dello straniero (oggi, il solo extracomunitario) era da considerare un problema di sicurezza pubblica, giacché le uniche disposizioni che potevamo rinvenire nel nostro ordinamento giuridico, erano contenute proprio nel T.U.L.P.S. All'On. Martelli l'onore (ma direi l'onere) di aver provato a buttar giù una prima disposizione di legge che potesse superare quel limite culturale, giacché uno straniero è, innanzitutto, un cittadino ed un cittadino in quanto tale, non può essere considerato un criminale - al più, un disperato - sol per quella condizione da planisferici disequilibri socio-economico-culturali.... certamente, qui, il discorso si farebbe troppo vasto, sebbene degno di meditazione individuale.
Orbene, l'operatore di strada, il poliziotto, ma chiunque abbia a cuore - per dovere di legge, o di coscienza - la giustezza delle leggi, in quanto strumento di mediazione dei conflitti e di attuazione della dignità della persona, ha sempre di più la necessità di trovare una soluzione ad un sempre più evidente contrasto tra norme di diritto interno, europeo e, perché no, di diritto internazionale.
Giacché, nessuno dimentichi che i diritti fondamentali dell'uomo - vivaddio! - sono stati recepiti da questo Paese e che le norme costituzionali si conformano al dettato delle leggi internazionali, come a quelle della Comunità Europea.
Allora, salutiamo affettuosamente (per la stima che ci lega al Dott. Terracciano) la stesura e la pubblicazione di questo testo, fiduciosi in una interpretazione che sia sicuramente la più autorevole e corretta del T.U. 286/1998, non solo per l'autorevolezza accademica degli studiosi, ma per la loro contemporanea funzione di dirigenti della Polizia di Stato.
Dunque, non si tratta di meri commenti teorici, talvolta inapplicabili ai casi concreti; piuttosto, veri e propri consigli operativi, se non direttive condivisibili ed attuabili presso ogni struttura di polizia locale e dello Stato.
Istruzioni operative, coniate nella forma del commento, articolo per articolo, del "codice dello straniero", anche con rimandi diretti alle disposizioni del relativo regolamento di attuazione; da confrontare,

poi, con la più accreditata giurisprudenza riportata a margine di ogni singola disposizione.
Risulta particolarmente curata, la grafica, con la palese evidenziazione dell'articolo e quindi, del commento eppoi delle varie massime.
A corredo del manuale è presente un CD ove è riportata l'intera disciplina giuridica oggetto di analisi e commento, sì da poter utilizzare la stessa, anche mediante memorizzazione in banca dati.
Un'opera necessaria, direi, che può sicuramente facilitare la vita di tutti coloro i quali hanno necessità di confrontarsi con questo non facile testo di legge.

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