Cerca nel blog

venerdì 12 febbraio 2010

IL CONTRATTO SOCIALE...

...stiamo passando momenti davvero difficili e personaggi di spicco delle istituzioni sono resi sempre meno credibili dalle loro azioni, poi amplificate dagli organi dell'informazione. Dobbiamo stare attenti, perché in questi momenti viene meno il "contratto sociale", viene meno quel senso di fiducia reciproca che porta i cittadini a fidarsi dei propri rappresentanti, sino a giungere ad affidargli i propri diritti fondamentali, accettando quelle regole che sono concepite come regole necessarie alla convivenza civile. Ma quando tra i "contraenti" nasce la sfiducia reciproca, il contratto sociale rischia di non essere più credibile e quindi viene meno non solo il potere di rappresentanza - che non è un potere d'imperio - ma la stessa credibilità di tutti i soggetti a cui è affidata la cura della cosa pubblica, della Res Publica della Repubblica. I continui attacchi alla Magistratura rischiamo di demolire una colonna portante dello Stato di diritto, giacché se ai politici è affidato il compito di dettare le regole di convivenza, ai Giudici è affidato il compito di ridurre i conflitti tramite il riconoscimento delle responsabilità. Quando i due contendenti si affidano al Giudice, rinunciano al diritto naturale di lottare, alla stregua di un qualsiasi altro animale: ma in quanto persone, affidano al Giudice questo compito. Per questo motivo, talvolta, si deve essere disposti anche ad accettare un giudizio non condivisibile, purché il giudicato, nel suo complesso, sia da considerare giusto e quindi secondo giustizia. Ma se la credibilità del Giudice viene meno, anche la sua affidabilità viene meno, conseguendone che solo con l'esercizio del diritto naturale si può ottenere giustizia.
Credo che si debba fare estrema attenzione a stracciare il contratto sociale, come ho l'impressione stia accadendo.

Nessun commento:

Posta un commento