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venerdì 9 novembre 2012

Ciao Antonello...

Ciao Antonello, Amico mio...
Si sta per chiudere questo giorno di merda... sì, è un giorno di merda ed io sono incazzato col mondo intero, mentre, come un ragazzino, piango davanti ad un PC e mi domando qual'è il senso di questo dolore, che scambio con un monitor e dei tasti di plastica.
Forse questo intero mondo, è un mondo di plastica... ma il mondo con il quale sono incazzato, non c'entra per n
iente.
Forse, sono incazzato di più con te, perché tante volte mi hai preso in giro e con quel tuo umorismo di voi padani, che noi terroni non capiamo, quando mi sono messo a ridere, mi hai sorriso e mi hai detto: "ah..." Come dire, adesso hai capito.
No, non c'ho capito un cazzo di quello che è accaduto.
Non c'ho creduto quando Angelo me lo ha comunicato; continuavo a non crederci quando l'ho comunicato a Gianluca Fazzolari ed ho cominciato a crederci un po' di più, quando sono approdato su Colleganza. Ho provato a non crederci per tutto il giorno, illudendomi, che, ancora una volta, stavi scherzando e non avevi fatto una cazzata. E forse non è bastata la conferma di Alberto eppoi, per finire di Ferdinando.
Mi domando, perché è successo e perché non me ne sono accorto prima. Mi dico perché non ho violato un po' di più la tua intimità, perché non ti ho chiesto qualcosa di più, senza aspettare che tu ti svelassi... neanche non ti conoscessi abbastanza per capire che non sei da "confessionale": tu, uno lo tiri fuori dal confessionale e lo sbatti oltre, perché altrimenti non ti capisce bene.
Adesso, adesso non avrò più l'occasione di sparare due cazzate; di sentirti a distanza di mesi e, come dice Ferdinando, avere l'impressione che sia passato appena un giorno. Adesso sarò più solo, perché quando si trova un amico, si trova un tesoro, ma quando si perde un tesoro, non è come perdere un Amico.
Beh, sì, sono incazzato anche col cielo, perché adesso vorrei un Dio che decide per gli altri, un Padre che ti prende la mano ed è più forte anche di una montagna di energia come te e ti sbatte dentro a quel confessionale... ma so che tutto questo è sbagliato. So che se questo Dio esiste - e per me esiste - ha un progetto su ognuno di noi e sulle nostre più grosse cazzate, perché l'Amore va ben oltre le nostre mediocri apparenze.
Per questo, Antonello, ti vedo, ora, a discutere con il Padre Eterno: lui a spiegarti che hai fatto una cazzata e tu a spiegargli le tue ragioni e so anche che non cedi, che non molli, perché questo Paradiso adesso te lo meriti e lui, alla fin fine, lo sa bene e ti apre la porta ed il portone.
Tanti anni fa apparisti davanti al mio Comando di Forte dei Marmi, dove la tua Sonia aveva imparato a fare il vigile ed eravate bellissimi... Io ti guardavo dall'alto della mia ignoranza e credevo di parlare con un marziano e pensavo che stavi parlando di cose che non erano "di questo mondo"... ma tu ed il tuo lentino, vedevano cose che io non riuscivo a vedere e solo col tempo ho imparato, appena, a percepire.
Ti ho visto crescere, spenderti e spendere la vita delle persone che ti hanno amato; ti ho visto invecchiare sotto il peso di un'esperienza che ti ha tolto opportunità di carriere, di crescita professionale, sebbene tu eri cresciuto molto più di tanti altri che facevano concorsi e imparavano a diventare graduati, forse con troppi gradi che gli davano alla testa.
Tu sei rimasto te stesso e la tua passione è rimasta quella di quando, alcuni anni prima, mi sembravi un marziano.
No, adesso capivo che tra essere uno coi piedi piantati per terra ed un marziano, forse valeva la pena provare a montare sul tuo disco volante ed ho provato a farlo ed è stato bello: siamo montati in tanti.
Poi qualcosa è accaduto e forse è finita la benzina o quel carburante che solo tu sapevi dove andare a recuperare.
Antonello, leggevo un post dove si diceva che la luna splendeva di una luce diversa. Stasera, qui dalle mie parti sta piobendo e nel cielo vedo solo nuvole notturne.
So che prima o poi le nubi saranno spazzate via dal vento e tra le tante stelle del cielo brillerà una stella e sarà più luminosa delle altre.
Vorrei averti qui per prenderti a cazzotti e per farmi male, ma non me ne farei abbastanza per quello che mi sto facendo adesso.
Aspetterò di guardarti, lassù nel cielo e tu, guardandoci da lassù, non fare altre cazzate e prova a concolarci e prova a farti sentire meno lontano e aiutaci a trovare il lentino adeguato per metterti a fuoco, come hai già saputo fare qui, su questa terra. 

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