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domenica 6 dicembre 2009

Berlusconi e la mafia...

Mi spiace doverlo ammettere, ma come cittadino sono indignato.
Come persona e per come è raccontato, il Sig. Silvio Berlusconi, è sicuramente una persona che secondo la mia educazione, non è degna della mia stima.
Ma questi, che mi piaccia o no è anche il Presidente del Consiglio del mio Paese e non solo è stato eletto dal popolo sovrano, secondo elezioni democratiche, ma è tuttora sostenuto dalla maggioranza di questo popolo.
Dunque, quando si attacca il Presidente del Consiglio italiano, si attacca l'Italia e si attaccano gli italiani agli occhi del mondo.
In un Paese normale, un cittadino qualsiasi non potrebbe essere messo sulla graticola dal più squallido mafioso, che ha commesso inequivocabilmente crimini tra i più efferati: figuriamoci il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Questo non significa che il Sig. Silvio Berlusconi resti indenne dal giudicato penale.
Ma credo che in un Paese normale, al termine del processo e qualora il Sig. Silvio Berlusconi sia giudicato colpevole con sentenza passata in giudicato, un attimo dopo la polizia lo prende e lo sbatte in galera. Ma prima di quel momento, in un Paese normale non si sbatte in prima pagina il Presidente del Consiglio, qualificandolo mafioso, sulla base di alcune dichiarazioni di un altro mafioso che ha tutto l'interesse a dire ciò che dice.
Qui ci rimette l'Italia e gli italiani, la nostra immagine di Paese civile ed affidabile.
E mi domando ancora: se questo accade nei confronti del Presidente del Consiglio, che garanzie posso avere io, cittadino sconosciuto?

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